





Come prolungare la durata della batteria dello smartphone
Batteria sempre scarica? Ecco i consigli e le azioni concrete per migliorare l’autonomia
Oggi sempre più smartphone, partendo dai top di gamma Android come Samsung Galaxy S22 o Xiaomi 14T, ma anche altri modelli di fascia media come il Galaxy A53 o il Motorola Edge 30 Neo, hanno batterie più grandi e che assicurano una migliore autonomia.
A differenza però degli iPhone di Apple, il sistema operativo Android può risultare meno ottimizzato per quanto riguarda l’autonomia. Ogni produttore, da Samsung a Oppo passando per OnePlus e Xiaomi, aggiunge ad Android la propria interfaccia e varie funzionalità che possono intaccare l’autonomia generale del telefono. Se si aggiunge che la durata della batteria risulta essere una delle più grandi criticità degli smartphone moderni, sono necessarie soluzioni per cercare di estenderne la durata.
Con i vecchi cellulari questo non accadeva: andavano ricaricati anche dopo giorni, dovendo gestire schermi più piccoli e una potenza computazionale decisamente inferiore. Gli smartphone di oggi invece hanno schermi grandi, processori potenti e tantissime funzionalità in più: insomma si è fortunati se si riesce ad arrivare a sera con un piccolo residuo di carica. I produttori hanno risolto in parte questi problemi con la ricarica veloce, di cui godono ormai molti modelli come l’Oppo Find X5 Pro. Xiaomi 14T è dotato addirittura della ricarica veloce da 120 W, infatti riesce a caricare la sua batteria di 5.000 mAh da 0 al 100% in soli 17 minuti.
Non tutti hanno però la fortuna di avere tra le mani questi ritrovati tecnologici: la maggior parte degli utenti dispone di smartphone di fascia media o bassa, magari anche con qualche anno sulle spalle e con batterie ormai usurate dal tempo. Quali sono, quindi, le azioni concrete per migliorare la durata della batteria su smartphone? Ecco cosa poter attivare manualmente per avere un reale beneficio sull’autonomia.
1. Attivare il risparmio energetico
Il metodo più veloce per risparmiare batteria è quello di attivare la funzionalità di risparmio energetico, presente praticamente su tutti gli smartphone.
Si può trovare nelle impostazioni del telefono, e in alcuni modelli nella sezione Batteria. Attivando questa funzione sugli smartphone Samsung vengono ridotte automaticamente alcune funzioni mostrate di seguito, ma è possibile farlo manualmente se si possiede uno smartphone di altra marca, cioè:
- Disattivare l’Always-on display: è utile per vedere l’ora esatta e le notifiche senza risvegliare lo smartphone, ma consuma una piccola porzione di batteria.
- Limitare la velocità del processore al 70%: le app impiegheranno qualche istante in più ad aprirsi, ma ne beneficia l’autonomia.
- Abbassare la luminosità almeno del 10%: uno schermo meno luminoso spreca meno energia.
- Spegnere il 5G: è comodo e veloce, ma troppo energivoro.
C’è bisogno però di un ulteriore approfondimento sulla luminosità dello schermo, uno degli elementi che più influiscono sull’autonomia. Avere uno schermo con luminosità al massimo permette di rendere lo smartphone più leggibile alla luce del sole, ma è uno dei motivi principali dello spreco di batteria.
Per risparmiare si può scegliere innanzitutto di rinunciare alla cosiddetta luminosità adattiva, che la regola automaticamente in base all’ambiente esterno. Una volta disattivata basta andare in Impostazioni, poi nella sezione Schermo e poi Luminosità, impostandola sotto il 50%.
2. Scegliere lo sfondo giusto
Lo sfondo della schermata home di uno smartphone è un’altra ragione per cui una batteria può durare meno. Bisogna evitare assolutamente gli sfondi animati: per quanto belli sono appunto sempre in movimento, rosicchiando a poco a poco l’autonomia.
La scelta giusta è quella di scegliere uno sfondo nero, scaricando semplicemente dal web un’immagine nera e impostandola come wallpaper. Molti smartphone moderni hanno poi gli schermi AMOLED e prevedono la presenza di temi scuri che migliorano la durata della batteria, mentre i prodotti più recenti, soprattutto quelli con Android 12, hanno la possibilità di attivare la Modalità Scura (Dark Mode) di sistema, che scurisce gli sfondi e concorre a un risparmio ulteriore.
3. Disattivare i suoni, vibrazione e servizi di localizzazione
Risparmiare batteria significa fare alcune rinunce, come ad esempio la vibrazione della tastiera al tocco e i suoni mentre si premono i tasti. A parte il fastidio che può arrecare alle persone vicine, queste funzioni a lungo andare tendono ad abbassare l’autonomia. Basta andare in Impostazioni, Suoni e Vibrazione ed eliminare queste opzioni.
Un’altra azione cruciale per aumentare l’autonomia è quella di disattivare tutte le funzioni di localizzazione sul telefono. In particolare bisogna revocare l’autorizzazione alla posizione che richiedono le app, per evitare che funzionino in background.
Per farlo basta andare in Impostazioni, poi Posizione e infine Autorizzazioni Applicazione. Da qui scegliere l’app da cui revocare l’accesso alla posizione. Ovviamente per applicazioni come Google Maps questa funzione è fondamentale per un corretto funzionamento: la si può attivare solo quando l’utente ne fa effettivamente uso.
4. Disabilitare le animazioni
Avere animazioni fluide soprattutto su smartphone con display da 90 Hz o 120 Hz come Google Pixel 8 Pro, Honor 70 e OnePlus 10 Pro è sempre un piacere, ma lo spreco di batteria è enorme. C’è un modo però su Android per disattivare completamente le animazioni, il che permette anche di aprire e chiudere le app più velocemente.
Per farlo bisogna far emergere però una sorta di menu segreto di Android chiamato Opzioni Sviluppatore: bisogna andare in Impostazioni, scorrere in basso ed entrare nella sezione Informazioni sul telefono, poi in Informazioni software. A questo punto bisogna premere 7 volte su Versione Build e a quel punto sarà disponibile la sezione Opzioni Sviluppatore.
Bisogna poi tornare nelle Impostazioni e alla fine si troverà questa sezione. Se non si è esperti è consigliabile non cambiare nulla: l’unica cosa da fare è scorrere in basso per trovare le opzioni Scala animazione finestra, Scala animazione transizione e Scala durata animazione. Qui si può scegliere se ridurre le animazioni o disattivarle del tutto.
5. Limitare le app in background e usare le versioni Lite
Alcune app sono note per richiedere molta energia allo smartphone, un esempio su tutti è Facebook.
Consumano batteria soprattutto le app che continuano a funzionare in background, anche quando l’utente non le usa. Per limitare i danni l’utente a disposizione alcuni strumenti per la batteria specifici per le app Android. In particolare, è possibile selezionare una semplice voce per impedire completamente a un’applicazione di accedere alla batteria in background.
Sugli smartphone Samsung, ma è possibile farlo tranquillamente su telefoni di altri brand, basta andare in Impostazioni, poi selezionare App e scegliere una specifica applicazione. Scegliendo Facebook, ad esempio, si apre una la pagina delle informazioni dell’app. A questo punto basta selezionare la voce Batteria scorrendo in basso, poi l’opzione chiamata Con Limitazioni. In questo modo viene limitato l’uso della batteria mentre questa applicazione è in esecuzione in background. Chi è in possesso di telefoni più datati potrebbe provare l’app Greenify, che impedisce alle app di rimanere attive in background.
Oltre a questo un’altra soluzione è quella di scaricare le versioni più leggere delle app, riconoscibili dal suffisso Lite, che offrono meno ma funzioni alleggeriscono il peso richiesto al dispositivo. Basta andare sul Play Store e cercare se per le app che più si utilizzano esiste una versione Lite. Il consiglio è di scaricare almeno Facebook Lite, Messenger Lite e Skype Lite.
6. Disattivare ciò che non si usa al momento
Lo smartphone può essere utile per fare ormai qualsiasi cosa: ascoltare musica in Bluetooth, collegarsi alla rete Wi-Fi, effettuare pagamenti digitali.
Per accedere a tutto ciò però queste tecnologie devono essere attive e ovviamente sprecano batteria. Il consiglio è quello di attivare il Wi-Fi, connessione dati, NFC, Bluetooth o GPS per le mappe solo quando serve, quando c’è proprio la necessità di utilizzarle. Infine è molto utile anche disattivare i widget nella schermata home, ad esempio quello relativo al Meteo.
7. Ridurre l’intervallo dello spegnimento schermo
Lo smartphone durante la giornata si usa spesso e per un breve intervallo di tempo, circa 20-30 secondi, per controllare le notifiche e altro. Dopo questo utilizzo lo schermo si spegne automaticamente, ma intercorrono diversi secondi preziosi di inattività che riducono la durata della batteria anche di un’ora al giorno. Bisogna quindi impostare l’intervallo minore possibile andando in Impostazioni, Schermo e scegliere lo spegnimento automatico dopo 15 o 30 secondi di inattività.
Risulta chiaro che la maggior parte di questi consigli per prolungare la durata della batteria portano a rinunce più o meno importanti. Una soluzione più semplice sarebbe quella di scegliere semplicemente uno smartphone con una batteria più grande, per cercare di rinunciare a meno funzionalità possibili, mantenendo comunque l’autonomia per tutta la giornata: è il caso ad esempio dell’Asus ROG Phone 6, uno smartphone da gaming con una batteria di ben 6.000 mAh.
Le hai provate tutte? Considera la sostituzione
Se nonostante tutti i nostri preziosi consigli riscontri ancora problemi con la durata della batteria del tuo smartphone, considera la possibilità di una sostituzione. La sostituzione di una batteria esausta è una soluzione efficace, consigliata generalmente quando il costo della sostituzione non supera il 40% del valore complessivo dello smartphone. Qualora fosse questo il tuo caso e ti trovassi in zona Milano ti consigliamo di contattare il sito Riparazione cellulari Milano.
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